Chi sono i nostri coworker? Intervista a Impresa Lab.

ImpresaLab al coworking

Come sapete, ci piace facilitare il networking tra i professionisti, il che è uno dei motivi per cui pratichiamo il coworking.

Oggi, con una delle interviste di CowoCheConta, vi presentiamo il team di Impresa Lab, società di consulenza alle imprese di recente arrivata nel nostro Cowo.

CowoCheConta – Qual’è l’attività di Impresa Lab?

ImpresaLab – Impresa Lab promuove progetti di Ricerca ed Innovazione realizzati da imprese ed enti di ricerca, fornendo la propria consulenza per la presentazione e gestione di proposte in risposta a bandi regionali, nazionali ed europei.

Ci occupiamo di individuare gli strumenti di finanziamento pubblico e i partner più idonei per la presentazione delle proposte; assistiamo le imprese e i centri di ricerca nella progettazione e presentazione e gestiamo (da un punto di vista tecnico-amministrativo) i progetti finanziati.

Ci teniamo a sottolineare che la nostra attività va un po’ oltre la semplice assistenza nell’ambito della finanza agevolata.

Impresa Lab, infatti, si propone di diffondere una nuova logica alla base del design dei progetti finanziati: non solo strumenti per la copertura dei costi, ma anche occasioni per promuovere idee, prodotti e servizi, con il diretto coinvolgimento di fornitori di tecnologie, potenziali investitori e utilizzatori lungo tutta la catena del valore.

CCC – Com’è composto il vostro team, e quali sono i vostri background professionali?

IL – Il “cuore” del nostro team è tutto al femminile. Siamo tre professioniste con più di 10 anni di esperienza nel settore e background prevalentemente economico/aziendale.

In funzione dei diversi progetti attiviamo poi eventuali collaborazioni specifiche, grazie ad un’ampia rete di contatti.

CCC – Oggi si parla molto di start-up: secondo la vostra esperienza, ritenete che sia più facile, oggi, lanciare un’impresa, rispetto a qualche anno fa?

IL – Sicuramente, ci sono maggiori possibilità di diffondere le proprie idee e fare “networking” favorite anche dalla diffusione dei social network.

Molti business non richiedono grandi investimenti, proprio grazie allo sviluppo e diffusione della tecnologie e della rete.

Dal nostro punto di vista, però, il livello di attenzione (e aspettative) sul mondo delle start-up non è commisurato alle risorse finanziarie effettivamente disponibili per andare oltre la fase iniziale e costruire vere e proprie imprese che possano durare nel tempo.

CCC – Il tema dei finanziamenti alle imprese innovative è molto dibattuto… quali sono le criticità maggiori, a vostro avviso?

IL – Le criticità ci sono, a fronte di vantaggi, anche sorprendenti, che non si limitano al solo aspetto finanziario, ma con un livello di attenzione che può variare moltissimo a seconda dello strumento di finanziamento utilizzato (bando regionale, ministeriale o gestito direttamente dalla Commissione Europea).

Nel caso di progetti internazionali, gestiti a livello UE, le criticità si concentrano generalmente nella difficoltà di proporre o di saper comunicare idee eccellenti e di interagire con partner provenienti da diversi Paesi.

Soprattutto per alcune PMI manifatturiere, la partecipazione ad un progetto di Ricerca (specie se internazionale) richiede un approccio completamente nuovo, risorse e capacità spesso inesplorate.

Sul tema dei finanziamenti nazionali e regionali, le criticità maggiori si concentrano nelle procedure e nelle tempistiche di erogazione che spesso mal si sposano con la necessità di proporre sul mercato, in tempi ragionevoli, prodotti innovativi.

CCC – Infine, in che modo il coworking ha influito sullo sviluppo della vostra attività?

IL – Il coworking per noi è una vera e propria “filosofia di vita”. La nostra è un’attività di relazione e nel coworking abbiamo trovato la dimensione ideale.

Questa è la nostra terza esperienza nell’ambito della rete Cowo e possiamo certamente dire che i vantaggi sono andati ben al di là delle nostre aspettative.

Quando, nel lontano settembre 2011, cercavamo solo un paio di scrivanie, non avremmo certamente immaginato di poter far parte di un progetto che ci ha arricchito professionalmente ed umanamente.

Grazie Isabella, Chiara e Angela per aver risposto alle nostre domande.
Invitiamo chiunque sia interessato a conoscerle meglio a visitare il loro sito.
Buon lavoro!

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