Discusso e ridiscusso per moltissimo tempo (quasi quattro anni), periodo durante il quale anche noi abbiamo preso parte al dibattito, dal nostro blog, ora pare che finalmente il redditometro sia pronto.
Molte contestazioni, in passato, hanno riguardato gli aspetti collegati alla privacy, in nome della quale il Garante ha richiesto varie modifiche.
La circolare con cui la situazione parrebbe sbloccata è la n. 6/E/2014 dell’Agenzia delle Entrate.
Per sintetizzare le 8 pagine del documento, ne segnaliamo i punti salienti:
– le spese al supermercato e quelle per l’abbigliamento non saranno contemplate nella valutazione
– il fisco presterà un’attenzione particolare alla composizione reale dei nuclei familiari, praticando un’analisi preventiva volta a identificare scostamenti tra la “famiglia fiscale” e quella reale, grazie a un collegamento telematico con gli uffici anagrafici comunali
– le spese medie Istat saranno anch’esse escluse dal computo
– le spese per mobili ed elettrodomestici non saranno più considerate come connesse al possesso di immobili
– il fitto figurativo (cioè il fitto che viene attribuito a un contribuente senza che questi abbia abitazioni di proprietà o in locazione nel proprio comune di residenza) non verrà preso in considerazione in fase di selezione, ma potrà essere il contribuente, in caso di contraddittorio, ad illustrare la sua posizione
Speriamo che questo nuovo strumento agisca effettivamente a favore di una equità fiscale quanto mai necessaria nel nostro paese, nell’interesse di tutti.
Vogliamo essere positive al riguardo, e chiudere il post con una battuta sul fisco, nella speranza che
l’atteggiamento ingiustamente persecutorio denunciato dalla satira (e da molti contribuenti) rimanga, appunto, solo nelle barzellette.